ARCHEOLOGIA IN SABINA 2024 – PREISTORIA TRA VELINO E SALTO

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Sabato 17 febbraio riprendono gli appuntamenti organizzati dal Museo Civico Archeologico “Trebula Mutuesca” di Monteleone Sabino con “Archeologia in Sabina” – il primo del 2024 -con appuntamento alle 17.

Nella sala conferenze del Centro Servizi dell’Area Archeologica di Trebula Mutuesca alle 17 un pomeriggio dedicato ad un argomento, la preistoria, tutto declinato all’interno del territorio della Sabina più interna.

Nei precedenti appuntamenti del 2023 abbiamo approfondito alcuni siti preistorici della bassa Sabina, quella più vicina a Roma. Sabato 17 febbraio, accompagnati da relatori di grande prestigio, vedremo come si articola l’occupazione del territorio in queste aree più interne, cercando di comprendere le strategie di sussistenza adottate dai diversi gruppi umani. Vedremo come procedono le ricerche nella valle del Velino e del Salto, due bacini idrografici di grande importanza per questa parte di territorio, attorno ai quali si è sviluppata la vita e si sono articolate le principali vie di percorrenza sin dalle epoche più lontane.

Il progetto di ricerca ha origini diversi anni fa, risale infatti al 2013, quando Francesco di Gennaro, allora Soprintendente, sviluppò l’idea di un’operazione di recupero e studio di dati ancora più vecchi mai adeguatamente valorizzati, provenienti dal territorio di Cittaducale (RI). La prima campagna di ricerche è stata poi promossa dal Museo delle Civiltà a partire dall’autunno 2018.

Le nuove ricerche hanno permesso la documentazione di siti conosciuti già dagli anni ’50 e ’60 del Novecento, i cui materiali sono oggi esposti al Museo delle Civiltà, di cui si era persa la memoria della loro esatta collocazione spaziale. Questi siti sono stati rintracciati, è stata rilevata la loro esatta posizione topografica, e sono state verificate sul campo le condizioni di conservazione.

Di particolare interesse lo studio multidisciplinare condotto sul sito di Madonna dei Balzi, una grotta-santuario ipogeo legato a pratiche devozionali legate al culto della Madonna, ancora oggi praticato con processioni organizzate. Gli studi di etnoantropologia e di storia dell’arte stanno indagando aspetti materiali e immateriali legati al culto e le caratteristiche costruttive e decorative del santuario nel contesto delle architetture rupestri del territorio reatino.

Una volta completata questa prima fase delle ricerche si è ampliata l’indagine sul territorio circostante e i dati sono stati inseriti in una piattaforma GIS, consentendo di avere uno strumento digitale consultabile e implementabile nel corso del proseguo delle ricerche.

 

Dott. Paolo Boccuccia è funzionario archeologo del Ministero della Cultura presso il Museo delle Civiltà. Coordinatore e responsabile delle attività delle collezioni per il Neolitico, eneolitico, età del bronzo. È anche responsabile del patrimonio e della tutela legale per le collezioni preistoriche. E responsabile del Laboratorio di Paletnologia.

Tra le tematiche di cui si occupa vanno ricordati i suoi studi sulle dinamiche insediamentali nelle grotte con particolare riferimento al territorio dell’Emilia Romagna e quelli sull’Eneolitico dell’Italia centrale.

Dott. Francesco di Gennaro è oggi in pensione, ma ancora attivissimo nella ricerca. È stato dirigente del Ministero con diversi incarichi, tra cui ricordiamo l’incarico di Soprintendente dell’allora Museo Nazionale Preistorico Etnografico “Luigi Pigorini” e quello di Soprintendente nella Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio dell’Abruzzo.

Ha curato progetti di ricerca e scavo nei territori dei centri antichi di Veii, Crustumerium, Fidenae. Ha insegnato antichità italiche all’università di Cassino.

Tra le tematiche di cui si occupa vanno ricordati i suoi studi sulla nascita delle città, sui centri protostorici e arcaici e sulle loro necropoli, in particolare del Lazio. È un grande conoscitore delle culture preromane dell’Italia interna appenninica.

 

Al termine seguirà un brindisi con buffet di ringraziamento offerto dal Comune di Monteleone Sabino.

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