Inaugurato nell’autunno del 1995, il museo è stato realizzato dal Comune di Monteleone Sabino e dalla allora Soprintendenza Archeologica del Lazio, grazie al contributo economico della Regione Lazio. L’allestimento espone materiali archeologici provenienti dall’area dell’antico centro di origine sabina e dal territorio circostante.

Attraverso un percorso cronologico e tipologico, i reperti esposti tracciano un itinerario storico e archeologico, dall’età preromana al medioevo.

Un leone funerario accoglie il visitatore in prossimità dell’ingresso, mentre le teche centrali espongono materiali provenienti dal deposito votivo di un’area sacra, databile fra IV e III secolo  a.C.; frammenti architettonici e scultorei contribuiscono a fornire un’idea di Trebula Mutuesca in epoca romana, con particolare riferimento all’età imperiale. Il Museo Civico Archeologico “Trebula Mutuesca” è inserito nell’Organizzazione Museale della Regione Lazio e fa parte del SIMBAS (Sistema territoriale Integrato Musei Biblioteche Archivi della Sabina e del Cicolano).

Il piccolo e ben organizzato spazio accompagna il visitatore alla scoperta del territorio grazie ad un apparato illustrativo e didattico snello ma ricco di informazioni. Entrando lo sguardo del visitatore viene attirato da un leone funerario in calcare, databile al I sec. a.C., che originariamente sorvegliava l’accesso ad un sepolcro romano. Ci si immerge nel percorso attraverso pannelli illustranti la geologia e la storia del territorio di Trebula Mutuesca, la cui menzione ricorre in diversi passi di autori antichi, quali Virgilio, Strabone, Plinio il Vecchio. Per l’età preromana le più rilevanti testimonianze archeologiche sono riferibili all’ambito cultuale, con specifico riferimento ai culti locali della dea Angitia e della dea Feronia.

Le teche espongono materiali del deposito votivo di età repubblicana, presso la chiesa di S. Vittoria,indagato negli anni 1958 e 1980: ex voto fittili, oggetti miniaturistici e altre offerte alla divinità. Tra i reperti scultorei di età romana si segnala il rilievo raffigurante un gladiatore vittorioso ed il rilievo con scena di combattimento gladiatorio, probabilmente riferibili a monumenti funerari e attestanti la popolarità dei ludi in queste zone. Un rilievo frammentario conserva parte di una scena di sacrificio. Di notevole fattura il torso di statua raffigurante un personaggio con un mantello militare.

La seconda sala è dedicata all’anfiteatro di Trebula Mutuesca; fra i reperti rinvenuti durante lo scavo sono esposti frammenti di statue in bronzo e in marmo, monete, oggetti di uso quotidiano, materiale da decorazione. Spicca al centro la splendida epigrafe monumentale di Traiano, l’imperatore che fece erigere l’anfiteatro. Un secondo esemplare contenente lo stesso testo è conservato presso l’area archeologica.

Un campionario di materiali illustrano tipologia e cronologia della ceramica rinvenuta, attestando la storia dell’anfiteatro anche successivamente al suo abbandono. Tornando nella sala principale si prosegue nella visita verso la sezione epigrafica, dove sono esposte alcune iscrizioni latine. Conclude la visita la zona dedicata all’età tardo-antica e medievale, che vide lo sviluppo del culto per la giovane Vittoria e successivamente la nascita del paese di Monteleone Sabino.